Dio, la magia e la scienza moderna

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La civiltà europea, prima di produrre la scienza, ha conosciuto una grande battaglia contro la magia. Perchè?

Il cristianesimo ha un dogma fondamentale, che lo differenzia dalle religioni animiste, pagane e politeiste antiche: crede in un Dio trascendente, che ha creato il mondo con un atto libero di volontà; che ha creato un mondo materiale, finito nel tempo e nello spazio, e, accanto ad esso, una sola creatura spirituale, dotata di anima, fatta a immagine e somiglianza di Dio: l’uomo.

Da questo dogma di fede derivano almeno tre conseguenze molto importanti.

La prima: il mondo non può più essere concepito, come nel paganesimo, come dio stesso, come un “grande animale”, una immensa creatura vivente, abitata da spiriti della terra, dell’aria, del fuoco, e dell’acqua, da ninfe, gnomi e folletti vari. Esso, al contrario, va concepito, per usare l’espressione di un vescovo francescano del XII secolo, come una “mundi machina”, un grande meccanismo materiale, costruito, come dice la Bibbia, secondo “numero, peso e misura”, con criteri matematici, da un Dio creatore. Come dicevano i cristiani medievali, il mondo è la cattedrale edificata da Dio.

La seconda: l’uomo è una creatura unica, libera, non sottoposta al volere degli astri, del Fato, della Necessità (si parla di antropocentrismo biblico).

La terza conseguenza: la realtà materiale, pur essendo inferiore a quella divina e umana, non è una prigione, l’origine del male, come per Platone, gli gnostici e gli orientali, ma “cosa buona”, come si ripete più volte nel Genesi.

Ebbene questa visione del cosmo e dell’uomo ha cambiato la storia. Perché si pone in antagonismo con la visione magica, astrologica, alchemica del mondo.

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L’uomo non è più una creatura in balia di astri che lo governano, di forze spirituali più forti di lui, che egli può al massimo cercare di dominare o scongiurare con amuleti, formule, o scongiuri. Non è creatura che deve affidarsi a maghi e indovini; che può solo tentare di rabbonire, con sacrifici o conoscenze segrete, le forze della natura.

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E’ creatura libera, intelligente, razionale, che può indagare la natura.

Molti storici hanno messo dunque in luce un fatto: la lotta della Chiesa contro le superstizioni, la magia, il ricorso agli indovini

E’ questa concezione ad aprire allo sguardo razionale, scientifico, sulla natura. Di seguito alcune pagine da F.Agnoli, Scienziati dunque credenti:

 

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